Come vivere la fede a scuola o all’università

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Testimoniare Cristo ogni giorno tra banchi, libri e pressioni sociali

“Nessuno disprezzi la tua giovane età; ma sii d’esempio ai credenti nella parola, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella purezza.”
(1 Timoteo 4:12)

🎓 Introduzione: un campo di missione quotidiano

Per un giovane credente, la scuola o l’università non sono soltanto luoghi di studio. Sono campi di prova, ma anche opportunità uniche per crescere nella fede, testimoniare Cristo e imparare a vivere come figli di Dio in mezzo a un mondo che Lo ignora o Lo respinge.
Nella vita scolastica si sperimenta il confronto con valori contrari alla Parola, il peso del conformismo, le pressioni dei pari e le tentazioni. Ma proprio lì, Dio ti chiama a brillare come “luce del mondo” (Matteo 5:14).

1. Ricordati a chi appartieni

“Voi siete di Dio, figlioli…”
(1 Giovanni 4:4)

La prima verità da tenere sempre presente è l’identità. Sei stato riscattato da Cristo. Sei figlio di Dio, non perché te lo meriti, ma per pura grazia. Questo cambia tutto.
A scuola potrai essere ignorato, preso in giro o frainteso per la tua fede. Ma non sei definito dal giudizio degli altri. Sei definito da Colui che ti ha amato dall’eternità (Efesini 1:4-5).
Sapere “a chi appartieni” ti dà stabilità quando la cultura ti dice di inseguire approvazione, apparenza o risultati.

2. Rimani ancorato alla Parola

“Beato l’uomo […] il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte.”
(Salmo 1:1-2)

Il nemico cercherà sempre di distoglierti dalla Bibbia. Non perché sia irrilevante, ma perché è potente.
La Parola di Dio è la tua bussola, la tua fonte di forza e discernimento. In un contesto scolastico dove l’etica relativista, l’ideologia gender o lo scetticismo scientifico sono spesso normalizzati, la Scrittura è il tuo metro di giudizio.
Leggi la Bibbia ogni giorno, anche se solo pochi versetti. Fallo non per dovere, ma per bisogno. Come il cibo per il corpo, così è la Parola per l’anima (Matteo 4:4).

3. Testimonia con la vita prima che con le parole

“Affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.”
(Matteo 5:16)

Non tutti a scuola vogliono sentir parlare di Gesù. Ma tutti ti osservano. E spesso la tua coerenza parlerà più di mille parole.
Sii onesto negli esami, rispetta i professori anche se non condividi ciò che dicono, difendi chi è deriso, evita il pettegolezzo.
Questo non significa essere perfetti, ma credibili. Quando poi arriva l’occasione per spiegare la tua fede, fallo con dolcezza e rispetto (1 Pietro 3:15), ma senza vergogna (Romani 1:16).

4. Non temere di essere “diverso”

“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente.”
(Romani 12:2)

Essere giovani cristiani significa spesso nuotare controcorrente. Sarai tentato di lasciarti andare, di fare “come tutti”, di minimizzare la fede per non sembrare “fanatico”.
Ma la vera forza è rimanere saldo in ciò che è vero, anche se costa. L’Apostolo Paolo scriveva a Timoteo:

“Soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio.” (2 Timoteo 1:8)
La fedeltà è spesso silenziosa, ma preziosa agli occhi del Signore. Il mondo apprezza chi “resta se stesso”, ma solo in Cristo puoi davvero farlo, perché sei una nuova creatura (2 Corinzi 5:17).

5. Cerca amici cristiani, ma ama anche chi non lo è

“Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.”
(1 Corinzi 15:33)

Stare in mezzo a persone non credenti non è sbagliato; è inevitabile e spesso utile. Ma non puoi camminare bene da solo.
Hai bisogno della comunione dei santi. Se nella tua scuola o università ci sono altri credenti, cercatevi. Pregate insieme, incoraggiatevi. E se non ci sono? Chiedi a Dio di mandarti almeno un fratello o una sorella nella fede con cui condividere il cammino.
Nel frattempo, ama con sincerità chi ti è vicino, anche se lontano da Dio. Non per fare proselitismo, ma per portare testimonianza di Cristo con la tua presenza e il tuo esempio.

6. Affida a Dio ogni peso

“Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.”
(1 Pietro 5:7)

Studiare, crescere, decidere chi essere… sono sfide impegnative. I giovani portano fardelli profondi: ansia, pressioni familiari, paura di fallire.
Cristo non ti chiede di fingere che vada tutto bene. Ti invita a portare a Lui ogni peso. A scuola o all’università, ogni giornata può diventare un’occasione per affidarti di nuovo alla Sua grazia.
Ricorda: non sei solo. Lo Spirito Santo ti sostiene, ti consola e ti guida (Giovanni 14:26).

Conclusione: la scuola è il tuo campo di battaglia, ma anche il tuo campo di missione

Non sottovalutare il potenziale che ha una giovane vita consacrata a Cristo. La tua coerenza, la tua fedeltà, la tua gentilezza, il tuo silenzioso coraggio possono fare più di quanto immagini.
E soprattutto: Dio è fedele. Ti accompagnerà in ogni esame, in ogni momento difficile, in ogni scelta da fare.
Alla fine della giornata, ciò che conta non è essere popolari, ma essere trovati fedeli.

“Sii fedele fino alla morte, e ti darò la corona della vita.”
(Apocalisse 2:10)

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